Giro d’Italia 2019, Presentazioni Squadre: Dimension Data
Il Giro d’Italia 2019 per dare una svolta ad una stagione ancora mai decollata. La Dimension Data ha dovuto archiviare una campagna delle Ardenne deludente, nonostante partisse come una delle formazioni più attrezzate, ed è chiamata a risollevare una situazione abbastanza tragica, che li vede in fondo a tutte le classifiche. L’ultima vittoria è datata febbraio e anche in questa Corsa Rosa dovrà cercare di inventarsi qualcosa per cercare di incrementare il bottino, visto che, sulla carta, gli uomini forti nei vari terreni li hanno le altre squadre.
Grande pressione sarà sulle spalle di Giacomo Nizzolo, che in Oman regalò l’ultima gioia alla formazione sudafricana. Il corridore lombardo è tornato su ottimi standard dopo le travagliate ultime due stagioni, ma davanti si troverà avversari che finora si son dimostrati più forti di lui. Per lui sarà comunque importante farsi trovare sempre davanti in occasione delle volate di gruppo, in modo da cercare di sfruttare ogni occasione gli possa capitare. Vincitore della maglia a punti nel 2015 e 2016, quest’anno l’obiettivo ciclamino sembra più proibitivo, tuttavia con la costanza e la voglia di andare a caccia di punti anche nei traguardi intermedi, potrebbe essere uno dei pretendenti fino alla fine. L’ex Trek potrà contare su due apripista di sicuro affidamento, come Mark Renshaw e Ryan Gibbons, che a loro volta potrebbero avere spazio nel caso di problemi per il milanese. Vista l’assenza di grandi treni, per Nizzolo sarà fondamentale riuscire a sfruttare al meglio i suoi uomini di fiducia.
Per le tappe miste ci proverà Enrico Gasparotto, sottotono sulle Ardenne, dove ha solitamente dato il meglio di sé, e per questo voglioso di dare un senso alla sua prima parte di stagione. In carriera non ha mai vinto una tappa al Giro d’Italia, e chissà che non ci possa riuscire quest’anno quando, a 37 anni, sarà sicuramente meno sorvegliato dai suoi avversari. In questo tipo di tracciato attenzione anche a Danilo Wyss, che potrebbe inventarsi qualcosa soprattutto centrando la fuga giusta di giornata.
Per quanto riguarda la classifica generale le speranze sono riposte in Ben O’Connor, l’anno scorso in lotta per la Top 10 prima che una caduta lo tagliasse fuori dai giochi. Quest’anno non sembra ancora aver ritrovato quel colpo di pedale, e il 19° posto al Giro di Turchia, senza una concorrenza irresistibile, è la conferma che ancora non è al massimo. La sua speranza è comunque quella di trovare le giuste sensazioni strada facendo e, mal che vada, concentrarsi su una vittoria di tappa.
Cosa che faranno senza dubbio Scott Davies e Amanuel Ghebreigzabhier. Il 23enne britannico è una delle promesse del ciclismo mondiale ma, fino ad ora, non è ancora riuscito a brillare. La dirigenza spera che questo Giro possa dargli il giusto slancio per continuare la sua crescita con rinnovata motivazione e fiducia. L’eritreo aveva mostrato una buona forma al Giro dei Paesi Baschi e chissà che non possa sorprendere tutti, magari inserendosi nel giusto tentativo di fuga.
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